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di Cefalù e Finale di Pollina
Casa Bianca a Pollina/Cefalù Primacroce a Cefalù
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A Pollina è sagra della manna

sagra_manna

A Pollina domenica 2 settembre si tiene la 25° Sagra della Manna, quest’anno ricca di novità con una mostra che riporta alla luce antichi “scrigni” della manna e un appuntamento con la cucina di qualità firmata dallo chef siciliano Natale Giunta. Per l’occasione lo chef, protagonista del noto programma “la prova del cuoco” (Raiuno), proporrà delle delizie a base di manna con la degustazione, a partire dalle ore 21.30, al teatro Pietra Rosa, del dolce della Manna “Chedduci”.
La degustazione sarà preceduta dalla presentazione del video Pollina e la Manna (ore 21-teatro Pietra Rosa).
A Pollina è stato, inoltre, istituito il Museo Etnoantropologico della Manna. Sito in piazza Duomo, custudisce gli strumenti che servono ancora oggi alla raccolta della manna e quelli più significativi dell’attività artigiana e contadina. Il museo resta aperto dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle ore 23.

Ma cos’è la manna?
Con il termine “manna” si indicano alcune sostanze che derivano dalla secrezione di diverse piante, che hanno in comune la manna dei frassini, contenente mannite, solo l’aspetto e la denominazione. La manna da frassino si ottiene dalla coltivazione di alcune specie appartenenti al genere Fraxinus, si produce dalla seconda decade di luglio fino alla metà di settembre praticando quotidianamente delle incisioni sul tronco da cui fuoriesce una linfa che con il caldo secco estivo si solidifica. La raccolta avviene dopo una settimana circa. Si producono diverse qualità di manna: la manna “cannolo” che è la più pregiata per l’assenza d’impurità, la manna “rottame”, che si raccoglie dal tronco del frassino e manna ”in sorte” che si raccoglie da contenitori posti alla base dell’albero, generalmente cladodi (pale) di fico d’india.
Quasi sicuramente la coltivazione del frassino da manna risale alla dominazione araba (IX- XI sec. d.C.). Nel 1800 il frassino da manna fu coltivato maggiormente in Sicilia, nei territori collinari del Parco delle Madonie. Intorno al 1950 sul mercato fu immessa la mannite, ottenuta dai sottoprodotti degli zuccheri. Ciò ha determinato il tracollo della coltura. Attualmente la coltivazione del frassino, per la produzione di manna, è limitata nei comuni di Pollina e Castelbuono in provincia di Palermo, dove esiste l’ultima generazione di frassinocultori detti “Ntaccalori“.
Oggi i raccoglitori di manna sono riuniti nel Consorzio Obbligatorio Produttori della Manna, che fa parte di un Presidio Slow Food, sostenuto dalla Regione Sicilia.

 

2 settembre 2012